L’analisi del sito è fondamentale per comprendere le potenzialità e le criticità del luogo di intervento. In un intervento di bioedilizia si deve infatti comprendere come integrare l’oggetto della progettazione con l’ambiente nel quale si inserirà, al fine di sfruttare al meglio le possibilità che il sito offre in termini climatici e ambientali.
Una corretta analisi ambientale permette di ottimizzare l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e di diminuire l’impatto ambientale del costruito, considerando non solo gli aspetti naturali ma anche quelli sociali e culturali del luogo di intervento. Le analisi dovranno fornire gli elementi per integrare al meglio l’intervento secondo i principi della bioedilizia, tenendo in considerazione tutte le fasi del processo: ideazione, costruzione, gestione e rimozione delle opere. L’analisi può dividersi nello studio dei seguenti aspetti:
- Studio dell’ambiente naturale
- Studio dell’ambiente costruito
Studio dell’ambiente naturale, volto soprattutto agli aspetti energeticie a quelli di salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente naturale, si compone dell’acquisizione e analisi dei seguenti elementi:
localizzazione geografica
- latitudine, longitudine, altezza sul livello del mare, aspetti topografici;
clima igrotermico
- microclima del sito (montano, costiero...)
- aspetti meteorologici (temperatura, umidità, precipitazioni, ventosità,
- pressione atmosferica, irraggiamento solare)
topografia
- morfologia del territorio e orografia dell’ambito di intervento
- studio degli orientamenti
geologia
idrologia e idrografia
disponibilità fonti energetiche
- rinnovabili (energia solare, eolica, idraulica, geotermica, maree e moto ondoso, biomasse)
- assimilate alle rinnovabili (collegamento a reti di produzione remota, possibilità di co e trigenerazione)
analisi della luce naturale
analisi del verde naturale
studio degli ecosistemi locali
materiali naturali locali
analisi del paesaggio naturale