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Dispositivi passivi - Londra

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Regolamento

Greenwich Millennium Village a Londra

Localizzazione

Greenwich Millennium Village (GMV) realizzato a Londra nella penisola di Greenwich.

Tipo di Intervento

Riutilizzazione di aree abbandonate (un tempo usate per depositi di gas), realizzato dalla English Partnership, agenzia statale che si è occupata della riqualificazione della penisola di Greenwich. Il piano generale è stato redatto dalla Richard Rogers Partnership, mentre il concorso internazionale di progettazione, per il sito del G, è stato vinto dagli architetti Erskine e Tovatt.

Consistenza

L’area complessiva di intervento si trova a sud della penisola di Greenwich, ambito urbano esteso circa 120 ettari e oggetto di bonifica secondo il piano del Thames Gateway. Il GMV copre circa 30 ettari e sarà composto da circa di 3000 abitazioni, 1500 parcheggi, 5000 mq di superficie commerciale per un costo di investimento diretto totale (al netto di bonifiche e urbanizzazioni) pari a 430.000.000 € ca. La parte finora realizzata corrisponde a circa la metà dell’intero progetto.

Descrizione

L’intervento prevede la riqualificazione dell’area sud-orientale della penisola di Greenwich attraverso una pianificazione ispirata alla tradizione delle città giardino. Gli orientamenti progettuali di Erskine e Tovatt si richiamano all’idea di una comunità fondata sul rispetto dell’ambiente come tema aggregante e si modellano sul paradigma storico del villaggio inglese: una chiara gerarchia degli spazi e dei percorsi pubblici che passano dal pubblico al semi-pubblico, fino a raggiungere gli spazi privati interni alle abitazioni. Il progetto prevede quattro diversi distretti collegati da una fitta rete di spazi aperti, concepiti per la vita sociale degli abitanti. Gli isolati, prevalentemente conformati a corte, sono raggruppati intorno all’area verde progettata dal paesaggista Robert Rummey, dotata di un grande lago artificiale e di un sistema di specchi d’acqua collegati al Tamigi per riformare l’ambiente umido che una volta connotava l’area: il tutto per creare un’oasi ecologica con fini educativi, unitamente ad una zona naturale per la ricreazione. Gli interventi residenziali prevedono edifici di grande altezza, a schermare i venti invernali, insieme con interventi di minori dimensioni verso il centro dei lotti e nella parte meridionale, disposti a scalare da nord verso sud seguendo inclinate studiate per permettere un diffuso apporto energetico dell’irraggiamento solare sulle facciate. I fabbricati che circondano le corti si distinguono sostanzialmente tra quelli progettati da Erskine e Tovatt e quelli della seconda fase, progettati da Proctor e Matthews. I primi sono realizzati in struttura massiva mentre i secondi sono costruiti con tecnologie assemblate a secco. In entrambi i casi risulta leggibile la volontà di creare fronti variabili per tipo e dimensione, usando materiali diversi e soluzioni differenti in merito al trattamento degli elementi di facciata a caratterizzare le singole abitazioni o i fronti comuni.

Dispositivi passivi

La maggior parte degli appartamenti è dotata di sistemi integrati di ventilazione passiva e di spazi esterni sui fronti affacciati verso sud. La distribuzione delle aperture finestrate vede una prevalente apertura dei fronti a sud e la relativa chiusura di quelli verso nord. Ogni unità è studiata in modo da avere un proprio spazio esterno esposto al sole. L’apertura verso il sole favorisce anche un incremento dell’illuminazione naturale diurna con conseguente risparmio di energia elettrica. Le vetrazioni sono del tipo a risparmio energetico migliorato rispetto a quelle normalmente in uso. Anche la vegetazione è studiata privilegiando le alberature a foglia caduca per avere soleggiamento invernale e schermatura estiva. Nel GMV i sistemi passivi, pur non arrivando all’uso di vere e proprie “serre solari”, sono studiati e realizzati in modo da ottimizzare l’acquisto solare e ridurre i fabbisogni energetici. La scelta innovativa (primo caso in Inghilterra) è stata quella di usare centrali di cogenerazione per case private. Gli impianti di cogenerazione generano energia elettrica attraverso la combustione di gas che serve per attivare turbine elettriche. L’energia termica viene adoperata anche per approvvigionare impianti di riscaldamento e di acqua calda sanitaria centralizzati. La soluzione adottata è stata comparata economicamente con sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, quali pannelli fotovoltaici e generatori eolici, risultando conveniente. Gli interventi del GMV hanno raggiunto la valutazione di eccellenza secondo la procedura standard di Eco Homes.


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Erskine – Tovatt : Quartiere Residenziale Greenwich millennium Village (londra) Corte verde realizzata sopra alla copertura del parcheggio delle residenze