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37. Parcheggi pubblici a raso co no bp st

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Norme Buone pratiche Schede tecniche

Sono aree limitrofe, di margine e complanari alla sede stradale vera e propria, destinate alla sosta o al parcheggio dei veicoli.

Nelle aree di parcheggio devono essere previsti posti riservati a disabili nella misura prevista dalle norme vigenti (DM 503/96). Sarebbe auspicabile se tali posti riservati, nel caso in cui il parcheggio fosse connesso alla presenza di un edificio (ospedale, edificio pubblico o altro), si trovassero a una distanza dall’ingresso all’edificio stesso non eccessiva, e di norma inferiore ai 15 mt.

37.1. Localizzazione

Il progetto dei parcheggi pubblici, i vincoli normativi e le prescrizioni, deve rispettare le prescrizioni e indicazioni del Codice della Strada e le normative ad esso connesse e costituiscono un tema prettamente di progettazione delle infrastrutture stradali.

In base al livello funzionale nel rapporto con il contesto urbano e con la circolazione stradale, i parcheggi si possono suddividere in tre categorie:

  • parcheggi terminali, utilizzati per soste molto lunghe (a servizio della residenza, degli uffici, dei poli commerciali, turistici e culturali);
  • parcheggi scambiatori collocati ai margini del centro urbano, costituiscono i nodi di scambio all’interno del tessuto urbano (terminal metropolitana, ferrovia, autobus, aeroporto, porto, ecc.);
  • parcheggi a rotazione, destinati agli utenti che compiono brevi soste, sia all’interno dell’area urbana storicizzata, sia in presenza di attività di servizio quali quelle commerciali, culturali, terziarie.

37.2. Indicazioni progettuali

Indipendentemente dal tipo di disposizione prevista e dall’inclinazione rispetto alla corsia stradale le misure dello stallo sono tra i 4,5 e i 5,0 m di lunghezza e i 2,3 e 2,5 m di larghezza. Nel caso di piazzali di parcheggio è necessario schermare l’area o comunque creare una separazione dalle aree destinate alla circolazione delle automobili e dei pedoni da quelle destinate alla sosta dei veicoli.

La separazione può avvenire tramite elementi quali siepi, muretti, avvallamenti del terreno o anche semplicemente cambiando la pavimentazione o in qualunque altro modo si ottenga una diversa caratterizzazione tra il luogo di sosta e la circolazione.

È da favorire l’uso di soluzioni di trattamento superficiale con effetti grafici, modellazioni del terreno, uso di materiali diversificati, integrazione di superfici di infiltrazione delle acque piovane.

37.3. Alberature e aree verdi

Le alberature dovranno essere disposte opportunamente in maniera da fornire ombra sugli stalli (sia come elementi singoli che in filari), avere caratteristiche di resistenza, necessitare di bassa manutenzione. Dovrà essere esclusa la messa a dimora di specie arboree e arbustive ritenute tossiche o dannose sia per le persone che per le automobili (presenza di resine o caduta di frutti).

All’intorno delle alberature dovrà essere prevista una struttura di protezione onde evitare il calpestio e gli urti, inoltre dovrà essere lasciata una sufficiente area permeabile meglio se riempita con corteccia di pino o simili.

Si potrà prevedere l’inserimento di essenze capaci di filtrare gas inquinanti provenienti dagli scarichi delle auto. Le caratteristiche di tali essenze saranno individuate all’interno di una specifica relazione specialistica.

37.4. Illuminazione

Nella redazione di specifiche indicazioni per la progettazione delle aree a parcheggio, si dovrà prevedere di normare il rapporto di copertura per la realizzazione di aree ombreggiate con l’inserimento di eventuali strutture quali pensiline e considerare la possibilità di una integrazione con sistemi di produzione di energia (tettoie fotovoltaiche). Le indicazioni saranno specifiche a seconda delle condizioni ambientali e la posizione rispetto alla struttura urbana.

L’inserimento di tettoie fotovoltaiche potrà essere coordinato con l’uso di corpi illuminanti a basso consumo. Le indicazioni riguardo l’illuminazione dovranno rispettare la legge regionale (L.r. 23/2000)