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35. Spazi pedonali co st bp

35.1. Caratteristiche e definizioni

Si definiscono spazi pedonali le aree pavimentate, accessibili al pubblico, in cui il pedone si muove in sicurezza e autonomia, qualunque sia la propria condizione fisica soggettiva. Si tratta di spazi in cui l’indice di permeabilità delle pavimentazioni sarà pari o inferiore al 20% e in cui il verde ha funzione prevalentemente estetica e di arredo.

Il progetto di strade, piazze, percorsi, aree di uso pubblico ricadenti all’interno di aree private, dovrà essere integrato all’interno della rete generale dei percorsi e degli spazi pubblici individuata dallo strumento urbanistico generale. Gli interventi di nuova realizzazione e, per quanto possibile, gli interventi di recupero, dovranno prevedere la realizzazione di percorsi agevolmente fruibili anche da parte di persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali ai sensi delle norme contenute nel DM 236/89 e nel DPR 503/96. Le caratteristiche dimensionali minime indicate nella normativa vigente potranno essere incrementate al fine di favorire la costruzione di reti e sistemi di spazi pubblici non destinati al solo problema funzionale dello spostamento, ma alla reale vivibilità dei luoghi. A tal proposito si suggerisce che la dimensione trasversale di un percorso pedonale in interventi di nuova realizzazione e, ove possibile, in casi di ristrutturazione della sede stradale, non sia inferiore ai due metri (2 mt) in modo da favorire la compresenza di più persone lungo il percorso stesso. Particolare attenzione dovrà essere posta alla relazione con le sedi stradali prevedendo la realizzazione di sistemi di dissuasione e contenimento del traffico veicolare, di rallentamento e fluidificazione dello stesso, nel rispetto del Codice della Strada. I progetti che prevedono attraversamenti pedonali dovranno essere corredati da elaborati specifici che illustrino i sistemi di raccordo tra percorsi pedonali e piano stradale nonché tutte le questioni inerenti la sicurezza del pedone. Tali aspetti dovranno essere sottoposti a parere di competenza di uno specifico responsabile in materia di barriere architettoniche e, in materia di sicurezza stradale, al Comando Polizia Municipale.

35.2. Pavimentazioni

All’interno negli spazi pedonali la scelta dei materiali per la realizzazione delle pavimentazioni dovrà rispettare le indicazioni di legge, essere antisdrucciolevole e realizzata in modo da limitare al massimo i salti di quota. Gli interventi di nuova realizzazione e, per quanto possibile, gli interventi di recupero, dovranno prevedere la realizzazione di percorsi agevolmente fruibili anche da parte di persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali ai sensi delle norme contenute nel DM 236/89 e nel DPR 503/96. Al fine di mantenere le caratteristiche estetiche e funzionali nel tempo si raccomanda l’utilizzo di materiali durabili e facilmente manutenibili. A questo proposito è consigliabile che gli strati di supporto della pavimentazione siano idonei a sopportare nel tempo sia i sovraccarichi previsti e prevedibili nonché ad assicurare il bloccaggio duraturo degli elementi costituenti la pavimentazione stessa. Dovrà essere garantita l’accessibilità alle reti dei sottoservizi per le necessarie manutenzioni.

35.3. Arredi

La progettazione degli arredi dovrà definire la forma i materiali e le dimensioni dei diversi elementi previsti e delle attrezzature necessarie nel rispetto delle normative specifiche (norme UNI).

  • Panchine, sedute, cestini portarifiuti (suddivisi per tipologia di rifiuti per la raccolta differenziata), fioriere ed eventuali strutture di separazione dovranno essere realizzati con materiali durevoli nel rispetto del comfort degli utenti;
  • Nelle aree di gioco dei bambini dovranno essere rispettate le normative europee vigenti e i requisiti generali di sicurezza, particolare attenzione potrà essere posta alla varietà dei giochi in relazione a diverse fasce di età e funzioni psico-motorie e pedagogiche;
  • Le fontane ornamentali avranno apposito impianto di riciclo dell’acqua e beverini collegati alla rete dell’acqua potabile;
  • Le cigliature e le pavimentazioni dovranno indicare caratteristiche di durevolezza dei materiali e compatibilità con gli usi previsti (aree carrabili, aree confinanti con aree a verde, aree che prevedono attività di mercato etc.);
  • Le grate di aerazione di eventuali strutture nel sottosuolo o per raccolta delle acque, utilizzati nei calpestii, debbono avere maglie con vuoti non attraversabili da una sfera di diametro uguale o superiore a 2 cm.

35.4. Illuminazione

Il progetto illuminotecnico dovrà rispettare le indicazioni contenute nella legge regionale (L.R. 23/2000) e nei regolamenti attuativi dove sono riportate le “Disposizioni tecniche per la progettazione, la realizzazione e la conduzione di impianti di illuminazione pubblica e privata”.

Nel caso di interventi all’interno dei tessuti storici il sistema di illuminazione dovrà valorizzare l’unitarietà del sistema urbano e la presenza di edifici monumentali. Il progetto dovrà essere corredato da relazioni specialistiche di dettaglio che illustrino attraverso simulazioni progettuali le scelte e gli obiettivi che si vogliono perseguire.

35.5. Verde di arredo

I progetti dovranno indicare, tramite relazioni specialistiche, le finalità generali, i criteri estetici, le criticità delle opere di manutenzione delle alberature previste negli interventi negli spazi pubblici pedonali. Particolare attenzione dovrà essere posta ai rischi (ad es. presenza di spine) o inconvenienti (allergie, cattivi odori) per la cittadinanza. Richiedono inoltre attenzione le attività connesse alla gestione del verde urbano:

  • potature;
  • verifiche periodiche della stabilità;
  • eventuali attività di controllo fitopatologiche.

Per la piantumazione di alberature in ambiente urbano si potranno prevedere le seguenti misure indicative per il rispetto delle alberature stesse:

  • spazio libero al piede: mq 4 - 16 (I grandezza); mq 2,25 - 9 (II grandezza); mq 1 - 4 (III grandezza).
  • distanza del tronco dai fabbricati: m 7 (I grandezza); m 5 (II grandezza); m 3 (III grandezza).
  • sesto di impianto: m 10-15 (I grandezza); m 8-10 (II grandezza); m 4-6 (II grandezza).
  • distanza del tronco dalle recinzioni: m 3,5 (I grandezza); m 3 (II grandezza); m 2 (III grandezza).
  • distanza del tronco dal cordolo stradale: m 2 (I grandezza); m 1,5 (II grandezza); m 1 (III grandezza).
  • per tali distanze eventuali deroghe potranno essere previste in situazioni particolari e con chiare indicazioni della relazione agronomica.